La formula della cooperazione sociale, oltre a essere espressione di un contesto territoriale, permette una partecipazione attiva degli operatori alle scelte di impresa, una trasparente gestione amministrativa e la possibilità di collegare la scelta professionale all’impegno personale nel sociale. Questo si traduce praticamente in scelte aziendali che si riconoscono in alcuni valori e stili prioritari e operano nei loro confronti investimenti secondo la logica dell’imprenditorialità sociale.
In primo luogo l’apparato organizzativo - decisionale che, oltre a dichiarare un sistema di partecipazione democratica dei soci alle scelte dell’impresa cooperativa, lo rende operativo nei fatti, individuando centri di responsabilità costituiti dai soci e dagli educatori singoli o raggruppati, basato su di un sistema di delegheinterne. La Cooperativa individua nei propri operatori il capitale sociale più prezioso e questo si concretizza in scelte aziendali che favoriscono il suo continuo ampliamento e la sua formazione e la rivalutazione. Il presupposto che sta alla base di questa impostazione è che il valore delle professionalità, già valutate in sede di selezione del personale, cresce anche in funzione della responsabilità che viene compartecipata tra i vari operatori. La somma delle responsabilità individuali, tuttavia, non costituisce il totale della responsabilità in capo alla gestione complessiva della Cooperativa, che viene integrata con quei processi di coerenza che sono propri della direzione, degli organi societari, dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio di Amministrazione.
Riteniamo inoltre importante evidenziare la centralità del ruolo dell’educatore all’interno di una Cooperativa sociale che ha concentrato il proprio intervento nelle attività di tipo educativo. La funzione educativa si basa soprattutto sulle relazioni più o meno significative che l’operatore riesce ad attivare con il minore il disabile, l’adulto in difficoltà o la famiglia.
La caratteristica che ci preme sottolineare è quella della funzione di integrazione. L’integrazione assume due significati precisi che connotano la nostra idea di intervento educativo. Il primo significato è quello di mescolanza che tende a portare l’utente ad interagire con il tessuto sociale che lo circonda e con le risorse che può utilizzare sul territorio in un’ottica di adattamento reciproco circa le “varie diversità” o le “diverse abilità”. Il secondo significato, che rappresenta, a nostro avviso, una caratteristica peculiare del nostro metodo, è l’aiuto nel colmare le lacune che rendono l’utente tale. Sulla complessità e la delicatezza di questo compito educativo si gioca gran parte della relazione che passa attraverso l’aiuto, il sostegno, la progressiva presa di coscienza, e la elaborazione di strategie di crescita nelle quali, per quanto è possibile, viene coinvolta sempre più la volontà e l’intenzionalità del soggetto. L’affiancamento educativo diventa, in questa accezione, “la possibilità” di vedere operati quei cambiamenti che sono possibili e comunque di ricercare, anche con ostinazione, il raggiungimento di quel benessere che tutti perseguiamo con le nostre azioni quotidiane, che tutti ci auguriamo e che l’educatore deve perseguire per chi gli viene affidato, sia in prospettiva di una piena autonomia, sia in funzione di “cura” prolungata nel tempo.
La Cooperativa individua nella comunicazione un altro elemento fondamentale della propria struttura organizzativa. La compartecipazione delle informazioni, sia a livello societario - amministrativo che operativo, contribuisce a rafforzare la struttura dell'Organizzazione e la reale partecipazione degli operatori.